VIAGGIO DI NOZZE
ZAINO IN SPALLA...O QUASI
di
Chiara
26
dicembre 2005 - 2 gennaio 2006
...Cominciamo
bene...il volo delle 20e55 per Parigi vola solo nei
giorni feriali...è possibile che la mia amica, che da
anni lavora in un agenzia viaggi, abbia fatto un errore
così banale proprio per il mio viaggio di nozze????...fortunatamente
è stato un attimo di confusione natalizia della hostess
la quale ci dirotta comunque ad un altro banco check in.
Finalmente tiriamo fuori passaporti e biglietti aerei
dichiarando, con una certa soddisfazione da parte mia,
che abbiamo solo il bagaglio a mano!!Ma l'impiegato
incredulo (bagaglio a mano x 8 gg in Namibia e 6 alle
Seychelles?!?!?!) ci fa posizionare le due sacche sul
nastro con aria di sfida...quello di Albo é regolare per
peso (max 12kg. con AirFrance) e dimensione...il mio
sfora per 1 miserissimo kilo!!! Dopo tutta la fatica x
ridurre al minimo il bagaglio nn potevano farmi questo!!
Tento tutte le strade e le armi in mio possesso ma niente...il
SIMPATICO impiegato non vuole sentire ragioni! Gioco la
mia ultima carta dicendogli che sarei andata in bagno e
avrei buttato creme,shampoo,balsamo,bagnoschiuma ecc.ma
non avreri rinunciato a portare con me la mia borsa/zaino!
Vado effetti in bagno e mi metto un flacone per ogni
tasca della giacca...tutto inutile perchè al mio ritorno
l'impiegato si era dileguato (forse distrutto dalle mie
suppliche) e al suo posto troviamo una sorridente hostess
che si rivela anche alquanto gentile visto che mi fa
tenere il bagaglio a mano e ci fa anche un upgrade in
business perchè siamo in viaggio di nozze! Il primo
consiglio, per chi è in viaggio di nozze, è di
utilizzare e riutilizzare questo fatto in ogni occasione
perchè funziona!! Milano-Parigi in Business con tanto di
flute di champagne offerto dalla casa. A Parigi 45min. di
transito e imbarco immediato per Johannesburg. Nonostante
il servizio ottimo per la Namibia consiglio comunque il
volo della Lufthansa, Francoforte-Windhoek, più breve ed
economico che non abbiamo scelto solo perchè
successivamente dovevamo proseguire per le Seychelles da
Johannesburg. Dopo 6ore al Johannesburg International e 2ore
di volo per Windhoek...
26-12-2005
Eccoci finalmente in Namibia...ma oramai è sera e non si
vede quasi più niente. Ritiriamo il nostro Pick-up 4x4 (se
vi dicono che il vostro giro lo potete fare anche con una
macchina normale, diffidate!!!Le strade sono sicure e ben
delineate ma vi assicuro che facendo una media di 350 km
al giorno su sterrato il vostro fondoschiena potrebbe
risentire di non aver scelto il fuoristrada e poi
riuscirete ad arrivare in punti che altrimenti non
vedreste) e con una cartina che sembra quella del
villaggio dei Puffi ci dirigiamo in albergo...o meglio ci
proviamo. Dopo un solo errore arriviamo all'hotel dove
per prima cosa ci procuriamo una carta stradale
dettagliata della Namibia e di Windhoek. Subito dopo ci
avventiamo al buffet oramai in chiusura dopo due gg di
pasti a bordo e ci riempiamo il piatto di gamberoni alla
griglia...ottimi...come si rivelerà tutto il cibo in
Namibia...dal pesce freschissimo, alla carne di antilope
e zebra saporitissime, alle verdure che finalmente sanno
di verdura (cose assai rara a Milano!).
27-12-2005 WINDHOEK-SOSSUSVLEI
350km ca.di paesaggi sterminati...a Solitaire un perfetto
pranzo in stile Indiana Jones sotto la tettoia del Cafè
Van der Lee, tappa obbligatoria per ogni genere di
viaggiatore, incontriamo una comitiva di giapponesi, due
surfisti fuorizona, tre amici italiani, una famiglia
francese con una nidiata di bambini di ogni età e così
via. Dopo un'oretta di sosta e un'altra oretta di viaggio
ci troviamo di fronte ad uno dei più spettacolari
scenari mai visti...il deserto del Namib con le sue dune
rosse...e la nostra tenda che affaccia direttamente sull'incantevole
panorama. Ci godiamo l'atmosfera ma l'escursione nel
deserto è rimandata alla mattina successiva perchè
oramai si è fatta una certa ora...per lo meno rispetto
agli orari locali dove la sveglia è alle 5 e si cena
alle 18!
28-12-2005
Sveglia all'alba...colazione...e subito in macchina
direzione DESERTO. 62km di strada in mezzo al niente più
assoluto, non una macchina, non un animale, non una
persona, non una casa, niente, ma un niente affatto
nostalgico anzi rasserenante. Decidiamo di fare anche gli
ultimi 5km in mezzo alla sabbia...tanto abbiamo il 4x4
pensiamo...e infatti il nostro bolide si comporta a
dovere fino a quando una jeep rallenta davanti a noi
facendoci inesorabilmente insabbiare e senza neanche
accennare a fermarsi per aiutarci. Dopo alcuni tentativi
fai-da-te, Albo si incammina alla ricerca di aiuto...Dopo
un'ora siamo fuori, terminiamo il percorso, parcheggiamo
e rimaniamo senza fiato. A quel punto siamo circondati da
imponenti dune con sfumature arancio,rosso,mattone e
chiazze di sabbia chiara qua e la ad interrompere quel
mare vermiglio. Di tanto in tanto spunta qualche albero
dove si ripara uno struzzo solitario. Albo comincia l'ascesa
della montagna di sabbia, io lo seguo...Albo arriva in
cima riprendendo attentamente ogni scorcio, io arranco e
a metà mi fermo...torno verso la macchina e scorgo un
volatile gigante che mi fermo ad osservare nell'attesa.
Si rivela essere un enorme gufo che appolaiato su un ramo
a scadenze regolari emette un verso sordo ma dal suono
stregato. Per l'una facciamo ritorno al campo perchè
ormai il caldo è disarmante...ma sorpresa sorpresa,
sempre perchè siamo honeymooners, l'hotel ci ha
organizzato un pranzo nel deserto...ed in men che non si
dica ci ritroviamo nuovamente nella sabbia con le gambe
sotto ad un tavolo riccamente apparecchiato sotto un
albero. C'è di tutto, dallo spumante (è un piacere
berlo col sole che coccia a 42°) alla torta a forma di
cuore...il caldo toglie un pò la fame ma stuzzichiamo
qua e la per ricambiare la gentilezza! Il resto della
giornata lo passiamo meritatamente in piscina a
sollazzarci dopo aver fatto un giro al Sossusvlei Canyon
che merita sicuramente una visita. Domani si parte per la
seconda tappa del nostro viaggio...concludiamo il mini
soggiorno nel deserto con alcune considerazioni:
I Namibiani sono un popolo veramente gentile ed ospitale;
Nonostante un certo tentennamento iniziale la carne di
zebra e di antilope valgono veramente la pena mangiarle;
Chi ha inventato l'aria condizionata e la coca-cola erano
veramente dei Grandi!
29-12-2005 SOSSUSVLEI-SWAKOPMUND
Partenza programmata ore 7:00...Partenza effettiva ore 8:00...Non
funzionava la carta di credito...e qui è doveroso un
suggerimento: prima di partire cambiate euro in Rand
Sudafricani (per una settimana 500Euro sono più che
sufficienti per pranzi,cene e anche qualche regalino) che
sono accettati ovunque come moneta locale e sono
tranquillamente riconvertibili al vostro ritorno. Dopo
400km di strada sterrata in mezzo ad un paesaggio
desolato quasi lunare si incominciano a intravedere segni
di civiltà, siamo arrivati a Walvis Bay. Dopo poco si
scorge il mare, un mare impetuoso e grigio paragonabile
al Mare del Nord. Dopo un'altra ventina di chilometri,
Swakopmund, una città tedesca in mezzo all'Africa, il
classico pesce fuor d'acqua ma con un fascino tutto suo
avvolto dalla perenne nebbiolina che a quanto pare
circonda costantemente questa zona. A Swakopmund in
realtà non c'è un gran che da vedere e da fare salvo
fermarsi a cena al "The Tug", ristorantino di
pesce ricavato da un relitto di una nave (ottima vista e
ottimo cibo ma mi raccomando prenotate e chiedete un
tavolo vista mare altrimenti non troverete mai posto!).
30-12-2005 SWAKOPMUND-VINGERKLIP
Questa è la tappa più lunga! Ci sarebbe piaciuto
fermarci a Cape Cross a vedere le Otarie ma la riserva
purtroppo apre alle 10 e abbiamo troppa strada da fare
dopo quindi niente foche e ci dirigiamo di nuovo verso l'interno
del paese. Ci fermiamo casualmente a Henties Bay per fare
benzina e consigliamo di farci una piccola sosta perchè
si rivela essere una cittadina molto graziosa. Ci
rifermiamo ancora per la benzina a Uis dove invece non
consigliamo di addentrarvi perchè si tratta di una
cittadina, ma più che altro un agglomerato di case,
estremamente povero, dove la gente innocua ma disperata
tenta di vendervi qualsiasi cosa eti ritrovi a non sapere
più come uscirne! A khorixas ancora benzina...penserete
che è un'esagerazione ma le distanze sono così vaste e
le aree di servizio così poche che è assolutamente
consigliabile fermarsi a fare il pieno anche se la
lancetta del serbatoio è appena scesa, non si sa mai e
già che ci siete, con qualche spicciolo, sempre
fastidioso da avere in tasca e di nessun valore per noi,
fatevi lavare i vetri e gli specchietti e controllare i
pneumatici, vi ritroverete a viaggiare più comodi e
sicuri. Durante la strada fermatevi a vedere le antiche
incisioni rupestri (sperando che non vi capiti Fiona May
come guida, che fatica!) e la foresta pietrificata che
valgono la pena essere ammirati nonostante la canicola,
ma mi raccomando portatevi una bella scorta d'acqua (che
è meglio comunque sempre tenere in macchina). Niente di
che invece le "Canne d'Organo" e la "Montagna
Bruciata". Ogni fatica viene comunque ripagata
quando arriviamo al Vingerklip, un altopiano di roccia
rossa a forma di dito che punta verso un cielo turchese.
I bangalows in pietra e paglia, perfettamente integrati
con l'ambiente naturale affacciano dall'altura su una
vista che nessun aggettivo potrebbe descrivere a dovere.
Se vi troverete a dover pernottare in questo posto
incantato fate in modo di arrivarci prima del tramonto
perchè non vorrete perdervi lo spettacolo. AFRICA,
AFRICA...
31-12-2005 VINGERKLIP-ETOSHA NATIONAL PARK
Il tragitto questa volta è relativamente breve...siamo
più carichi del solito, entusiasti all'idea di vedere
gli animali...il safari ci aspetta. Prepariamo binocolo (oggetto
fondamentale in Africa, se ne avete la possibilità
portatene anche più di uno), telecamera e macchina
fotografica e partiamo. L'unica cittadina per la quale
passiamo è Outjo, un oasi di bouganvillee in mezzo alla
savana. Per le 10 siamo già dentro al parco ma la prima
giornata di safari si rivela un fallimento. Giriamo,
giriamo ma non facciamo altro che incontrare carcasse di
animali. Un elefante, diverse zebre e centinaia di
antilopi i cui resti sono oramai preda di sciacalli e
avvoltoi di giorno e probabilmente iene di notte.
Riusciamo a vedere solo un leone e una leonessa e ora
delle sette di sera ce ne andiamo con le pive nel sacco.
Per completare la giornata già poco fruttuosa, arriviamo
anche in un lodge poco fuori il parco (purtroppo i campi
nel parco erano completi, altrimenti, seppur spartani,
conviene dormire li per poter osservare anche gli animali
notturni) che più brutto e squallido di così non si
può! Come scendiamo dalla macchina ci assalgono un
dobermann e un alano ringhiosi (e notare che per fortuna
non abbiamo paura dei cani!). Dopo le solite formalità
ci accompagnano all'interno di 4 mura (nel vero senso
della parola) dove ci attendono ansiose due brande
matrimoniali corredate di zanzariera e un numero
indefinito di insetti di vario genere: formiche, falene,
zanzare, mosche, moscerini e cimici! Incomincia a fare
buio e oramai è troppo tardi per avventurarci alla
ricerca di un'altra sistemazione. Peccato è anche l'ultimo
dell'anno! Alle 20e15 ci ritroviamo, già cenati,
intabarrati sotto la zanzariera accuratamente rimboccata
sotto al materasso. A quel punto ci mettiamo a rivedere
video, foto e a leggiucchiare qualcosa quando alle 22 si
spengono tutte le luci, lasciandoci in un buio alquanto
angosciante vista la situazione. Scopriamo dopo poco che
fornendosi di un generatore, per risparmiare è usanza
spegnere tutto ad una certa ora! Passiamo la mezzanotte
romanticamente sotto la luce della nostra pila frontale
che fortunatamente, da esperienza di vacanze in barca a
vela, ci portiamo sempre dietro. Adesso capiamo come mai
siamo gli unici clienti del lodge!
1-1-2006 ETOSHA NATIONAL PARK
Ci svegliamo di buon ora e alla chetichella carichiamo i
bagagli in macchina e ci mettiamo alla ricerca di un
altro posto per dormire. A 20km troviamo il paradiso
terrestre il cui unico piccolo problema sono i 600Euro
che chiedono a notte! In ogni caso non hanno posto ma
gentilmente ci dirottano al loro campo tendato che se
tanto mi da tanto...Infatti è altrettanto meraviglioso
ma al prezzo assolutamente abbordabile di 150Euro a notte
in mezza pensione. A qualcuno potrebbe sembrare comunque
tanto ma vi assicuro che il paesaggio che ti regala la
vista dalle palafitte tendate con vasca privata all'aperto
e il silenzio che regna sovrano fanno subito cambiare
idea. Ci trasferiamo immediatamente. Li ci accoglie
Tarzan in persona, il proprietario (SOLO PER DONNE...e se
devo essere sincera mi fa anche venire voglia di fermarmi
li per sempre e fare Jane!!), che ci da anche alcune
dritte per la nostra seconda giornata di safari:
Non vale la pena girare tanto, meglio appostarsi e
osservare;
Alla fonte Okondeka c'è una numerosissima famiglia di
leoni con leonesse e leoncini;
I rinoceronti sono visibili solo all'alba e al tramonto
soprattutto alla fonte Ombika;
Gli elefanti si trovano nei pressi della Olifantsbad;
le quali si rivelano fondamentali perchè riusciamo a
vedere tutti gli animali tranne il leopardo che pare sia
quasi impossibile da scovare!
Consigliamo anche di comprare ad uno dei campi, prima di
entrare nel parco, il pranzo al sacco o di farselo
preparare dall'albergo altrimenti rischiate di perdere un
sacco di tempo.
Sono partita scettica sul safari perchè nella non-conoscenza
non vedevo la differenza sostanziale tra il vedere gli
animali allo zoo e liberi nel loro habitat naturale. Sono
stata costretta a cambiare idea dalla grandezza, dalla
durezza, dalla maestosità, dalla ferocia, dalla
tenerezza, dalla realtà che questi animali trasmettono.
2-1-2006 ETOSHA NATIONAL PARK-WINDHOEK
Ultima tappa...Il tragitto è triste, soprattutto noi
siamo tristi...la strada oramai è tutta asfaltata...si
torna piano piano ai paesaggi cittadini...Unico squarcio
di "africanità" il mercato di Okahandja...dove
ci fermiamo a comprare regali e regalini. Comincio una
fervida contrattazione, scelgo gli oggetti che mi
piacciono qua e la e sono contornata da questi ragazzotti
(stanno comunque tutti al loro posto)che fanno la loro
richiesta graffiandosi la cifra con un lungo
stuzzicadenti sul braccio e io ribatto con la mia offerta
allo stesso modo...Il tutto si rivela caotico ma
divertente e soprattutto vantaggioso...con 97Euro mi
porto a casa 3 maschere, 3 statue, 2 pettini e animali di
legno vari...e si sarebbe potuto fare di meglio ma a un
certo punto vieni colto dalla voglia di lasciare un pò
alti questi prezzi perchè in fondo per loro è una
ricchezza e per noi una sciocchezza. Per pranzo siamo a
Windhoek dove mangiamo all'ombra degli alberi al Cafè
Zoo e aspettiamo l'ora di andare all'aereoporto.
Così il sogno africano è finito...per ora, per questa
volta, ci ripromettiamo...Forse siamo partiti con in
mente paesaggi da Re Leone...e non è propriamente così...ma
sicuramente gli sterminati e immensi paesaggi namibiani
rimangono nel cuore come anche la genuinità e infinita
gentilezza dei suoi abitanti...
In ogni momento...in ogni luogo...ti fermi...ti guardi
intorno, a 360°...e rimani senza fiato!
ARRIVEDERCI AFRICA
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