U.S.A.
2005 - EAST COAST Eccomi qua ancora una volta negli States, la terza per essere precisi, questa volta in compagnia dellamico fidato Michele, ormai famoso negli USA come Michael Sborazi, partenza da Malpensa alle ore 12.05 e arrivo a Londra alle 13.30, da lì volo per New York, ore 16.20, sempre con la British. Piccolo aneddoto successo sul volo Milano-Londra, a Michael viene mal di testa, ingenuamente chiede una pastiglia allo steward risultato ha dovuto compilare un questionario di tre pagine con domande tipo: soffri abitualmente di mal di testa, avevi mal di testa anche prima di salire, cosa hai mangiato sul volo etc. etc., conclusione era meglio tenersi il mal di testa. Ok torniamo al nostro viaggio arrivo a New York alle 18.40 ora locale, altra piccola disavventura ci tengono fermi in aereo per più di unora, senza grosse spiegazioni .boh!! Alla fine si riesce ad uscire dal JFK, subito veniamo assaliti da una marea di tassisti abusivi che ci offrono il trasporto ad un prezzo vantaggioso, fatto sta che dopo aver visto la coda per i taxi gialli abbiamo deciso di provare lebbrezza di uno di questi, direi che il servizio è stato impeccabile ci ha portato davanti al nostro albergo alla modica cifra di 49 dollari compresi di mancia, non un gran risparmio considerando che un taxi giallo ne chiede 55 se non sbaglio. Capitolo albergo: lunico prenotato tramite agenzia, Hotel Pennsylvania, noi sinceramente avevamo chiesto un hotel economico e con una buona posizione, economico perché conoscendo gli standard USA pensavamo ad un qualcosa di decente, vedi i motel, per quanto riguarda la posizione voto 9, per le camere voto 5, pulizia camere voto 4, voto all hotel in generale 4,5. La posizione è veramente eccezionale è esattamente di fronte al Madison Square Garden, sulla Seventh Avenue tra la 32^ e la 33^ Strada, a 50 metri da Macys il famoso grande magazzino e a 300 metri dallEmpire, ha 1700 stanze ma almeno le nostre erano orrende sporche e soprattutto vecchie, il nostro piano era il piano di un hotel degli anni 70, dove nessuno probabilmente ha toccato niente da allora; le foto del sito (www.hotelpenn.com) sono completamente diverse da come le abbiamo trovate noi, forse hanno una diversa tipologia di camere, non saprei. Posati i bagagli in stanza via subito a mangiare in un piccolo Irish Pub a pochi metri dallhotel, per il resto subito a letto visto che era luna passata e noi eravamo in piedi dalle 7.00 del mattino in Italia. Sveglia alle 8.00, subito a far colazione in un bel café vicino allhotel, io mi prendo un bel two eggs with bacon e un caffè, daltronde siamo in America. La mattina è dedicata alla visita del Greenwich Village, uno dei quartieri più antichi di New York, che conserva ancora un grande fascino e una grande personalità; le case di questo quartiere sono le tipiche brownstones, edifici bassi di mattoncini rossi, con piccole finestre e una scalinata di ferro battuto all'ingresso. Questa si può dire che è un isola felice, non troverete grandi magazzini e fast food, ma negozi di antiquariato, gallerie d'arte, locali, ristoranti alla moda e teatri, anche la planimetria stradale si differenzia dal reticolo squadrato di Manhattan; per capirci è il quartiere della serie televisiva dei Robinson. Tra laltro abbiamo avuto la fortuna di imbatterci in un playground dove si svolgeva un torneo di basket tra ragazzini di 14-15 anni organizzato dalla NY University, semplicemente grande basket. Lasciato il Village ci siamo diretti verso il quartiere universitario, molto carino anche se poco popolato in agosto, consiglio di visitarlo a settembre quando rientrano tutti gli studenti. Proseguiamo la visita risalendo la 7^ strada ci fermiamo al Madison Square Garden, solo per una visita dallesterno, da segnalare la walk of fame, tipo hollywood allesterno con tutti i nomi dello sport, della musica che hanno fatto grande il Madison, e le pareti con le foto degli eventi che hanno scritto la storia di questo teatro, abbiamo tralasciato il tour guidato allinterno, per chi volesse saperlo costa 17 dollari, un po esagerato per vedere uno stadio vuoto. Finiamo la giornata con una visita, obbligata, da Macys, fate attenzione potreste passarci tranquillamente tutto il giorno, magari il mercoledì visto che è il giorno dove scontano tutto del 20%. La serata labbiamo passata in un locale del Village, un Jazz Club, ottimo cibo e grande musica. Giornata decisamente positiva, ma non dal punto di vista meteorologico, infatti il cielo è rimasto coperto per quasi tutto il giorno, per fortuna la pioggia non si è vista. Mattina quasi interamente dedicata alla visita di Lower Midtown quindi partendo dal nostro hotel ci siamo fatti una bella camminata fino al palazzo dellONU. Durante il tragitto abbiamo potuto ammirare il Metlife building, park ave, grand central terminal, il chrysler building e via così fino alle 14.00. Spuntino in zona Empire e poi pomeriggio dedicato al pre-partita, infatti alla sera siamo andati a vedere gli Yankees!!! Quindi visita alla Clubhouse sulla quinta strada, sosta in albergo per cambiarci e poi via verso lo Yankee Stadium (nel Bronx). I biglietti li avevamo già prenotati via internet dallItalia, quindi il ritiro è stato piuttosto semplice, è bastato presentarsi al gate 4 mostrare la carta di credito e da quella sono risaliti alla prenotazione, unico inconveniente non vogliono zaini, borse o borsette allinterno dello stadio e quindi abbiamo dovuto lasciare il tutto in una sala da bowling adibita a deposito, 5 dollari. Veniamo alla partita, NY Yankees-Chicago White Sox (futuri campioni delle World Series), che posso dire tranquillamente sia stata la nota più positiva della giornata; lo spettacolo di contorno è magnifico, si può riassumere tutto con una parola: sport, ai tifosi non sembra interessi molto il risultato finale, limportante è mangiare, bere cantare per tre ore, se poi cè un po di baseball tanto meglio! Noi ci siamo limitati ad un paio di birre e un hot dog, come potevamo non prenderlo. Per inciso gli Yankees hanno perso 2-1 solo nellultimo hinning Rodriguez ha sparato un bel fuori campo, ma non è bastato, però va bene così la serata è stata fantastica. Dopo la bella serata di baseball, riprendiamo la visita della big apple, prima tappa Rockefeller Center, passando per il Radio City Music Hall, in seguito visita alla cattedrale di Saint Patrick, importantissima per tutti gli emigrati irlandesi, proseguendo in direzione Central Park, abbiamo ammirato il Dakota Building, dove visse John Lennon, è proprio allentrata del parco. La maggior parte del pomeriggio lo abbiamo passato a Central Park e devo dire che in una giornata si sole è proprio fantastico. Meravigliosi sono i paesaggi che si vedono dal parco, con quel mix tra grattacieli e natura. Visitare Central Park è un po come ripercorrere decine di film ogni angolo ogni ponte ti ricordano un film, vale veramente la pena passare qualche ora in questo parco di ben 5 ettari, noi ci siamo concentrati soprattutto sulla parte sud dove si trovano alcune delle più belle attrazioni, a me è piaciuto molto il Bow Bridge, uno splendido ponte in ghisa con un arco posto a 18 metri sul lago. Per chi vuole prendere un po di sole come un vero newyorkese consiglio The Sheep Meadow è uno dei prati più famosi di Central Park. Era il vecchio pascolo, ora è un punto di ritrovo di tutti i newyorkesi che vogliono prendere il sole, fare pic-nic, o suonare e cantare in compagnia. La giornata la finiamo risalendo Times Square, proprio oggi cera linaugurazione del nuovo hard rock cafe. NEW YORK - BROOKLYN Lobbiettivo di giornata era quello di visitare il financial discrict, ma dopo aver passeggiato per park ave e dopo aver iniziato lattraversata del ponte di Brooklyn la tentazione è stata troppo alta per non vedere cosa cera al di là. Innanzitutto ci si impiega una buona mezzora se non di più per attraversarlo, il panorama che regala è impagabile, arrivati dallaltra parte abbiamo trovato una città meno caotica e più a misura duomo e con dei bellissimi quartieri che ricordano un po quelli del village. Da Brooklyn abbiamo preso la subway fino allinizio di lower Manhattan che abbiamo deciso di risalire a piedi fino a Chinatown, passando per poi fortunatamente la ragione ci ha portato a riprendere la metro fino al nostro albergo. Serata passata all' Ellen's Stardust, un bellissimo locale in stile anni '50, subito dietro Times Square, dove la particolarità è che tutti i cameriere a turno salgono sui tavoli e iniziano a cantare un vecchio successo, sembra di essere nel bel mezzo di Grease o di Happy Days...molto particolare. Eccolo qua è arrivato l'ultimo
giorno a New York, sveglia alle ore 8.00, colazione e poi
in metropolitana fino al JFK, dove ci aspettava la nostra
auto prenotata online con la National. Il tragitto da
Mahattan è piuttosto lungo, circa 1 ora e mezza, quindi
arriviamo all'aeroporto verso le 11.00, ci dirigiamo
prima alla British per confermare i voli di ritorno, ma
si rivela solo una perdita di tempo perchè il giorno
prima c'era stato lo sciopero a "sorpresa" e il
banco informazioni era strapieno, quindi si torna alla
National. Online avevamo prenotato un auto della
categoria economy, ma al nostro arrivo non risultava
disponibile e quindi abbiamo scelto una Pontiac Grand Am,
colore oro...molto funkytarro!!!! Presa l'auto la prima
tappa (di avvicinamento) doveva essere New London, ma il
gran traffico all'uscita da New York ci ha fatto cambiare
un po' il programma. Verso le ore 17.00 ci siamo fermati
ad Essex in Connecticut, una meravigliosa cittadina e qui
cito la guida mondadori: "In un recente sondaggio
sulle migliori cittadine americane, Essex è risultata in
cima alla lista. Situato sul fiume Connecticut, il paese
è circondato da una serie di baie riparate e ha un
affollato porticciolo e strade alberate e molto sicure."
e aggiungo io: in questa zona ho visto forse le più
belle "scenic road" degli USA. Certo fermarsi a
dormire in questa zona non si può dire che sia economico,
i lodge sono meravigliosi, ma ci hanno chiesto dai 250 ai
300 dollari a notte in due... naturalmente non abbiamo
accettato e abbiamo proseguito verso New London dove ci
siamo fermati a cena, per poi fermarsi a dormire vicino a
Mystic (Comfort Inn, 200 dollari a notte!!!); fermata
quasi obbligata perchè tanto sono belli questi posti di
giorno tanto sono "antipatici" di notte infatti
ci sono pochissime luci e guidare non è certo rilassante. Newport doveva essere una delle
mete principali del nostro viaggio, ma purtroppo non è
stato così, infatti i prezzi altissimi degli hotel (250
dollari a notte best western) e il tempo non proprio
solare, ci ha fatto saltare il soggiorno a questa
meravigliosa cittadina turistica. Come già detto
precedentemente i prezzi della est coast sono veramente
alti niente a che vedere con la California dove un motel
di media qualità ti può costare circa 80 dollari, qui
un motel orrendo fuori Newport vicino a Marion e quindi
non una zona prettamente turistica: 120 dollari, ma ve lo
giuro ragazzi era scandalosamente vecchio e sporco. Da
qui ho capito che è bandito il turismo di massa e sono
apprezzati solo i dollari infatti non troverete molti
italiani in queste zone; gli hotel/motel applicano sempre
la tariffa più alta anche se hanno 100 stanze libere. Ma
comunque torniamo al nostro viaggio dicevamo di Newport,
qui ci abbiamo passato mezza giornata, questa città è
sempre stata un centro di commercio, cultura, ricchezza e
attività militare per oltre 300 anni. Certo non è la
classica cittadina del New England anzi ricorda più
Porto Cervo... e quindi molto turistica. Uscendo da
Newport si può percorrere la bellissima Ocean Drive,
nella parte sud-orientale, dove si possono ammirare
le grandi ville dell'età dell'oro, costruite alla fine
del 1800, dove si rifugiavano le ricche famiglie di New
York, tra le quali i Vanderbilt e gli Astor. A cena
abbiamo provato una "tipica" aragosta fritta...
molto buona anche se un po' pesante. Dopo una notte passata a pensare
(vedi aragosta fritta), decidiamo di cambiare ancora una
volta programma e di saltare la tappa Cape Cod e di
puntare direttamente a Boston. Ci fermiamo a Plymouth a
circa 65 km da Boston per un ottima colazione e per
visitare questa piccola cittadina ricca di storia,
infatti Plymouth è famosa perchè nel 1620 102
pellegrini a bordo del veliero Mayflower approdarono
nella baia e fondarono quello che è considerato il primo
insediamento inglese permanente del nuovo mondo; qui si
trova anche il più famoso masso del paese, Plymouth Rock,
che indica il punto in cui pare che fossero sbarcati i
Pellegrini. ormeggiata presso Plymouth Rock c'è la
Mayflower II, copia della nave a vela del XVII secolo,
lunga solo 32 m, un po' piccola per una attraversata
oceanica non trovate? Lasciata Plymouth, ah dimenticavo
anche qua le strade sono bellissime da percorrere km e km
tra boschi; decidiamo di fare una sosta a Cambridge, dove
volevamo pernottare, ma non abbiamo trovato posto,
comunque Cambridge è un quartiere prettamente
universitario fa parte dell'area metropolitana di Boston,
ma si può considerare una città vera e propria.
Purtroppo non siamo riusciti a visitarla tutta anzi
abbiamo visto ben poco, perchè avevamo l'ossessione di
trovare un posto per dormire e anche perchè il cielo era
sempre più minaccioso infatti alle 14.00 è iniziata una
bella tempesta. Comunque dal quel poco che abbiamo visto
Cambridge è strapiena di locali per giovani, la zona è
dominata dal campus della Harvard University e quindi il
tutto è improntato su questa università. Come già
detto la pioggia non ci da tregua e troviamo un Hampton
Inn in zona Revere dove ci rifugiamo per il resto della
giornata. Ed è proprio qui che ci viene una folle idea,
dopo aver visto le previsioni del tempo per la settimana
(pioggia!!!!!), quella di cambiare completamente zona e
di cercare un posto negli States con un po' di sole...Prima
opzione Miami, no comment...pioggia, tornado e Katrina
nei paraggi...Seconda opzione Texas, pioggia...Terza
Chicago, pioggia...Quarta Canada, Niagara Falls, pioggia...Quinta
California, sole...e vai!!!!! Prezzo volo Boston - San
Francisco 1200 dollari...bocciato...Sesta Las Vegas, sole!!!!
Prezzo volo Boston - Las Vegas, Las Vegas - New York 400
dollari...Ok partiamo!!!!!!!!!!!!!!!!!! Prenotato volo
per il 15 agosto ore 20, prima notte all'Hard Rock
Hotel e le
seguenti al Luxor, prezzi per una camera con due
letti molto spaziosa e elegante...116 dollari al Hard
Rock e 111 al Luxor, mentre a Marion mi avevano chiesto
120 dollari per una superbettola, che puzzava anche di
fumo, vergogna!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Sveglia alle ore 8.00 programma
della giornata: riportare l'auto alla National, visita
veloce nel centro di Boston e poi in serata volo per Las
Vegas (qui ci vorrebbe Elvis: Viva Las Vegas, Viva Las
Vegas). Alla National tutto ok a parte la mazzata del
drop-off, la metropolitana ci porta in centro e da lì
decidiamo di seguire il Freedom Trail da Boston Common a
Revere House. Il Freedom trail è un percorso pedonale di
4 km, segnato in rosso sui marciapiedi, inizia al centro
informazioni di Boston Common e attraversa il cuore della
Boston storica fino all'edificio più antico, la P.
Revere House, che fu la dimora dell'uomo reso noto dalla
sua famosa "cavalcata di mezzanotte"... Da
tifoso del Yankees ho notato l'odio della città per la
squadra di New York è un po' come un Roma-Lazio,
magliette gadgets tutto contro NY. Boston è carina anche
se sotto la pioggia è un po' triste, quindi decidiamo di
tornare al nostro hotel per prendere le valigie e di
dirigerci verso l'aeroporto, voliamo con la Jet Blue,
volo perfetto comodo... arriviamo a Las Vegas verso
mezzanotte...caldo e poi? E poi è già il 16 e quindi a
dopo... Dopo circa 5 ore di viaggio
arriviamo a Las Vegas, prima tappa Hard Rock Hotel dove
dormiremo per questa notte, piccolo intoppo la nostra
stanza, stupenda: Tv al plasma letti enormi e bagno
meraviglioso, non è ancora pronta e quindi ci
regalano 4 free drink e ci spediscono a spendere un po'
di soldi al casinò, forse non è stato un caso...
Passiamo circa 3 ore nel casinò e poi decidiamo di
andare a dormire alle 3.00 di notte per noi erano le 6.00
arrivando da Boston. La mattina seguente decidiamo subito
di trasferirci al prossimo hotel il Luxur dove
alloggeremo fino a sabato. La giornata la passiamo
in piscina in totale relax e verso le 18 visitiamo l'hotel
Excalibur, NY NY e l'MGM, aspettando la serata. Per
qualcuno può sembrare strano quello che dico, ma a Las
Vegas gli hotel sono le vere attrazioni della città,
sono come dei piccoli parchi di divertimento per adulti.
In tarda serata passiamo al locale Coyote Ugly, all'interno
del hotel New York New York, che è poi la fedele
ricostruzione di Manhattan in miniatura, ci sono anche
delle montagne russe che partono dall'interno dell'hotel
e svolazzano a ridosso della Strip, comunque qualcuno si
ricorda il film? Se si avete capito quale era l'attrazione
del locale... molto divertente; soprattutto perché
ancora una volta capiamo che gli americani pensano
soltanto a divertirsi senza pensare come spesso capita a
noi prima di tutto ad apparire e quindi la serata va alla
grande. Reduci dalla serata al Coyote
Ugly, sveglia verso le 10.00, e poi subito in piscina,
non ci sembra vero che in tutti gli States piove e qua c'è
un caldo assurdo, anche se le previsioni davano nuvolo (vedi
foto sopra) e qualche goccia, boh noi abbiamo visto
sempre sole e caldo. Verso le 16.00 ci incamminiamo sulla
Strip e ci visitiamo il Bellagio con le sue fontane
meravigliose, il Caesars Palace omaggio all'impero romano
e il Paris stupenda riproduzione di Parigi con anche la
torre Eiffel all'esterno. Comunque non vorrei annoiarvi
con altre parole visto che gli ultimi tre giorni sono
passati più o meno come il 16 agosto, quindi su e giù
per la Strip, il Venetian, lo Stratosphere e via così
tanto sole e relax. Lo so questa vacanza è stato un po'
anomala dovevamo visitare il New England, ma dopo solo
tre giorni siamo scappati verso la sirena Las Vegas, dove
ci aspettava più sole, più caldo e più divertimento.
Devo dire che anche quest' anno gli States ci hanno
emozionato, sorpreso e qualche volta deluso; ma forse è
proprio questo il bello... Cosa rimane di questo viaggio?
Rimane un altro tour in America, tanto sognata e
desiderata rimangono cinque meravigliosi giorni a New
York, rimangono i NY Yankees, rimangono le strade del
Connecticut, le scenic road, Essex, l'oceano di Newport ,
l'hard rock hotel, i casinò, la Jet Blue, il Perro, la
Pontiac... ma soprattutto come dice Guido Prussia "Se
ami tanto l'America, perchè non vai a vivere laggiù?"
Già... perché? Forse perché niente dà un'emozione
più intensa del ritorno e di un viaggio da sognare,
preparare, fare..." |