NAMIBIA ON THE
ROAD di
Alessandro e Sabrina 12-25
agosto 2008 giorno
I,
mar. 12/08 CESENA WINDHOEK volo
Lufthansa, Bologna-Francoforte-Johannesburg-Windhoek giorno
II,
mer. 13/08
WINDHOEK giorno
III,
gio. 14/08
WINDHOEK - KEETMANSHOOP giorno
IV,
ven. 15/08
KEETMANSHOOP - AUS giorno
V,
sab. 16/08 AUS - SESRIEM giorno
VI,
dom. 17/08
SESRIEM - WELTEVREDE giorno
VII,
lun. 18/08
WELTEVREDE - SWAKOPMUND giorno
VIII,
mar. 19/08
SWAKOPMUND - VINGERKLIP giorno
IX,
mer. 20/08
VINGERKLIP - ETOSHA giorno
X,
gio. 21/08
ETOSHA giorno
XI,
ven. 22/08
ETOSHA giorno
XII,
sab. 23/08
ETOSHA - WINDHOEK giorno
XIII,
dom. 24/08
WINDHOEK - CESENA giorno
XIV,
lun. 25/08 volo Lufthansa,
Windhoek-Johannesburg-Francoforte-Bologna Namibia,
lAfrica per principianti della Lonely, meta sempre
più ambita nel cuore del continente nero. Un viaggio fai
da te che può spaventare, ma che alla fine risulta
facilmente realizzabile sia dal punto di vista
organizzativo che economico. Abbiamo scelto questa
destinazione perché avevamo voglia di un on the road che
comprendesse grandi scenari e losservazione di
animali in libertà
e poi perché il richiamo
dellafrica è sempre irresistibile. In più non
servono vaccinazioni e la Namibia è descritto (a ragione)
da tutte le guide come un paese ben organizzato, sicuro e
sostanzialmente privo di criminalità. Il nostro itinerario comprende le località classiche dei tour organizzati (deserto del namib, cape cross, damaraland, etosha), senza la parte nord al confine con lAngola, ma con laggiunta della zona meridionale al confine col Sudafrica. Abbiamo percorso complessivamente 4000 chilometri, di cui quasi 3000 su strada sterrata: una marcia un po forzata che però ci ha ripagato con la possibilità di vedere veramente tanto di questo meraviglioso paaese. Forse un paio di giorni in più sarebbero stati lideale per un tour come il nostro. Lorganizzazione come sempre parte dalla Lonely Planet e dai diari di viaggio di turistipercaso, grazie ai quali abbiamo conosciuto la Cardboard Box (Bismarck Street 15, Windhoek; tel. +264061256580, fax +264061256581, www.namibian.org, info@namibian.org), unagenzia di Windhoek che ci ha assistito nella prenotazione degli hotel e dellauto. Volendo è sufficiente fornire loro le date del viaggio per trovarsi litinerario pronto, ma noi li abbiamo contattati (Erika è stata sempre gentilissima e disponibile) dopo aver creato il nostro percorso; qui va dato il giusto merito e ringraziamento alla guida Ric di turistipercaso che è stato semplicemente fondamentale nella definizione del tour. Anche se non si ha intenzione di rivolgersi a loro, il sito della Cardboard è comunque una ricchissima miniera di informazioni, mappe, locations e notizie assolutamente utilissime per una buona organizzazione del viaggio: è possibile visionare moltissimi lodge, hotel e camping con mappe e prezzi, è possibile vedere le mappe delle principali aree e città, è inoltre possibile vedere le auto e calcolarne il costo. Abbiamo verificato che lagenzia non applica alcuna maggiorazione sulle tariffe degli hotel (sono gli hotel stessi a pagare una quota sulle prenotazioni della Cardboard); proprio per questa onestà e chiarezza abbiamo deciso di procedere con le prenotazioni tramite loro. Ne vale la pena. Tutte le sistemazioni erano B&B, mentre per alcune avevamo compresa anche la cena; il pranzo è stato quasi sempre al sacco con generi alimentari acquistati nei market. Complessivamente il viaggio è costato circa 5500 euro per due persone, tutto compreso. Prima di iniziare il racconto vero e proprio di questa avventura ci sembra utile dare qualche informazione aggiuntiva. Auto. Come
per tutti i viaggi on the road è importantissima la
scelta dellauto che diventa in pratica una seconda
casa durante tutto litinerario. Noi abbiamo scelto
una Toyota Hilux 4x4 e ne siamo stati felicissimi, anche
perché la maggior parte delle strade è sterrata e non
è affatto difficile forare, anzi quasi tutti i
viaggiatori In caso di problemi bisogna fare le riparazioni, pagare e presentare le ricevute al momento della riconsegna del veicolo. Con questo genere di auto è anche possibile avere lattrezzatura da campeggio, in pratica una tenda con scaletta che si monta sul tetto e consente di accamparsi senza doversi fermare negli hotel (il costo ovviamente è maggiore, ma si risparmiano i pernottamenti). Strade. Prima di tutto va detto che una mappa cartacea del paese è assolutamente fondamentale perché non sempre il gps funziona (abbiamo incontrato gente che laveva e lha definito inutile) e soprattutto non sempre le indicazioni e gli indirizzi che si trovano in giro sono corretti ed attendibili. Noi abbiamo acquistato online, per 12 euro spedizione compresa, la nostra mappa presso la VEL (Libreria del viaggiatore, via Angelo Custode 3, 23100 Sondrio, tel/fax 0342218952, vel@vel.it, www.vel.it, sig. Ennio).
Per questo ci sentiamo di dire che forse siamo stati fortunati, ma che sicuramente la nostra guida prudente e attenta ci ha risparmiato più di un rischio. In questo modo guidare risulta un po più stressante perché comunque si è più concentrati sulla strada che sul panorama, ma alla fine può evitare dolorose seccature. Le
indicazioni, per località, hotel o strade, ci sono e
sono sempre attendibili e precise, le strade non sono
certo molte e sbagliare è oggettivamente difficile; va
detto che spesso ci si trova a guidare nel Lultima considerazione riguarda le località indicate sulle mappe: attenzione perché di città ne incontrerete ben poche, spesso attraverserete borghi di quattro case sparse e a volte quello che sembra indicato come un paesino non è altro che un incrocio, una capanna o un semplice bidone con una scritta. Soldi. Si usano solo dollari namibiani (cambio 1 euro = 11,48 N$) o rand sudafricani (1 rand = 1 N$) e si paga quasi sempre in contanti. Carte di credito accettate in qualche ristorante e in pochi negozi; attenzione perché al distributore di benzina si paga sempre e solo in contanti. Consigliamo di cambiare subito una discreta somma allaeroporto, sia perché i tassi sono molto onesti sia perché risulterà uno dei pochissimi luoghi in cui ci sarà loccasione di cambiare (noi con un migliaio di euro siamo stati a posto per tutto il viaggio). Al ritorno si possono cambiare i N$ in euro sempre alleroporto solo dalla parte del gate, quindi non nellatrio principale, ma dopo il controllo di sicurezza. Meteo
e Abbigliamento. In questo periodo è inverno e la stagione è particolarmente secca, quindi non esistono possibilità di trovare cattivo tempo. Solo nellestremo sud possono arrivare perturbazioni dal sudafrica, ma raramente portano pioggia, al massimo qualche nuvolone nero e venti forti. Le temperature subiscono forti oscillazioni diurne: di giorno sono comprese tra 23 e 28°C, mentre di notte scendono a 5-8°C, soprattutto nella zona meridionale e centrale. Sulla costa atlantica è sempre più ventoso e si conseguenza la sensazione di fresco è più accentuata. Procedendo verso nord le minime salgono progressivamente fino a 15-16 °C. Labbigliamento a strati è il più indicato, ma è opportuno portare un piumino o qualche capo molto pesante se si intende visitare il sud, mentre a nord si sta bene in maglietta e pantaloncini. Scarpe da tennis e/o da trekking. giorno I,
mar. 12/08 CESENA WINDHOEK Lurgenza di bloccare i
pochi posti disponibili nei campsite di Etosha ci ha
costretto ad anticipare i tempi, così a gennaio abbiamo
già prenotato il volo: abbiamo volato con Lufthansa (prenotato
su lufthansa.com dopo aver fatto la tessera di accumulo
miglia Miles & More) via Francoforte e Johannesburg
al considerevole costo di circa 1200 euro a testa.
Lunica compagnia che opera un diretto
dalleuropa per la namibia è la tedesca LTU (ltu.com)
che però esaurisce in fretta i suoi pochi posti e non
sempre pratica tariffe vantaggiose. Il lungo volo
notturno consente di arrivare a windhoek in mattinata e
di avere ancora buona parte del giorno a disposizione.
Era la prima volta che ci servivamo di lufthansa e ne
siamo stati contenti: servizio impeccabile, voli
puntualissimi e nessun problema coi bagagli. PASTI: in aereo. PERNOTTAMENTO: in aereo. giorno II,
mer. 13/08
WINDHOEK Come da programma arriviamo a Windhoek alle 12:30 (in questo periodo 1 ora rispetto allItalia) e ad attenderci cè laddetto della Advance 4x4 che ci porta nellufficio in città per il ritiro del veicolo. Prima però ci consiglia di cambiare gli euro in dollari namibiani: ottima scelta perché durante il tour sarà veramente difficile trovare altre occasioni per un cambio. Impieghiamo quasi unora per arrivare allufficio di Windhoek perché laeroporto dista più di 40 km dalla città: pare sia stato costruito in una piana così lontano per garantire la sicurezza degli atterraggi, resi difficili dalle numerose colline su cui sorge e che circondano la capitale. La nostra Hilux è veramente un macchinone ed è molto meno spartana (nelle linee e negli interni) di quanto ci aspettavamo: proprio una bella macchina. Wayne, il titolare del rental car è un ragazzone tedesco con una bella pancia da birra, molto gentile, chiaro e preciso ci spiega tutto della macchina, ci consegna un paio di ottime mappe del paese e di Windhoek e ci fa ripercorrere tutto litinerario per darci i suoi migliori consigli tappa per tappa. Saliamo in macchina (occhio al freno a mano a sinistra sotto il volante) e ci dirigiamo subito verso il distributore di benzina, visto che siamo praticamente a secco. La benzina (Unleaded 95) costa circa 9,80 N$ al litro (pari a circa 0,85 euro/litro) e il nostro serbatotio ne contiene quasi 140. Da qui alla fine del viaggio per 4000 km spenderemo circa 4800 N$ (pari a circa 415 euro). Attenzione: in Namibia è assolutamente consigliabile fare il pieno ben prima di arrivare a metà serbatoio, e comunque quando se ne ha loccasione, perchè spesso tra un distributore e laltro possono esserci diverse centinaia di chilometri. Breve passaggio al Terra Africa per depositare i bagagli e via verso il centro città per salutare Erika della Cardboard e per fare un po di spesa per i giorni seguenti (acqua, frutta, dolci ). Siamo stati costretti ad acquistare anche un adattatore di corrente perchè il nostro multiuso non andava bene, visto che Namibia e Sud Africa hanno prese del tutto speciali non compatibili con nessuna della altre al mondo. Trascorriamo il resto del pomeriggio a passeggio per il centro di Windhoek, curiosando tra i negozi (carissimi) e prendendo contatto con la nuova realtà. Windhoek appare come una media cittadina europea, con palazzi in stile europeo ed un centro che di fatto si riduce alla via principale su cui si affacciano i negozi ed i ristoranti. Lo stile e la gestione sono di stampo europeo, in particolare tedesco, e linfluenza teutonica è molto forte e percepibile in tutti i settori. Ad esempio tutti gli hotel e la stragrande maggioranza dei negozi e delle attività commerciali sono gestiti da bianchi germanici, mentre i neri sono camerieri, commessi, cassieri, giardinieri, ecc Non ci dilunghiamo volutamente sulle antiche questioni razziali, ma diamo solo testimonianza di uno stato di fatto inconfutabile. Una nota sul parcheggio in città: quando si lascia lauto si viene quasi sempre avvicinati da tipi dallaspetto più o meno affidabile che però sono veri posteggiatori autorizzati (hanno un cartellino) e, per una decina di N$, custodiscono la vettura. Per sicurezza consigliamo di rispondere yes al loro cenno e di dar loro qualcosa al ritorno: non si sa mai, almeno la macchina la guardano. Essendo inverno alle 18 è notte fonda e dopo mezzora i ristoranti sono già pieni di gente: meglio andare a cena abbastanza presto perchè alle 21 non cè già più nessuno in giro. La nostra prima cena risulterà anche una delle migliori di tutto il viaggio: su consiglio del Terra Africa scegliamo la Joes Beerhouse, un locale caratteristico che serve specialità namibiane, tra cui eccellente carne, in particolare il cosiddetto game zebra, kudu, struzzo, springbook, orice, coccodrillo tutto veramente squisito ad un ottimo prezzo. E meglio prenotare: noi non lavevamo fatto ed abbiamo rischiato di non trovare posto per punizione ci hanno fatto sedere ad un tavolo con sedie-wc (o wc-sedie, fate voi). A questo punto vogliamo fare una segnalazione particolare per il Terra Africa, perchè quasi mai nel mondo abbiamo riceuto unaccoglienza tanto calda, sincera e familiare. La disponibilità, la gentilezza e la squisita cortesia del giovane gestore, oltre che leccellente cucina (provata lultima sera), sono valori speciali ed importantissimi che si aggiungono alla bellezza della guesthouse, curata nei minimi dettagli di arredo interno ed esterno. Non serve aggiungere che consigliamo vivamente di sceglierla come sistemazione a Windhoek. PASTI: cena alla
Joes Beerhouse, Nelson Mandela Avenue 160, PO box
5040 Windhoek tel/fax +264061232457 info@joebeerhouse.com
- www.joebeerhouse.com, 250N$ in due. PERNOTTAMENTO:
Guesthouse Terra Africa, Kenneth McArthur Street 6,
Windhoek - tel: +264 (0)61 252 100 giorno III,
gio. 14/08
WINDHOEK - KEETMANSHOOP Colazione ricchissima al Terra Africa e poi via verso sud lungo la B1, la principale strada che taglia tutto il paese dallAngola al Sud Africa: la destinazione è Keetmanshoop, unanonima località a circa 500 km dalla capitale. Appena fuori da Windhoek ci imbattiamo in un gruppo di babbuini a bordo strada cominciamo bene in realtà non ne vedremo più fino allultimo giorno. Il trasferimento è abbastanza lungo, ma la strada è asfaltata e il traffico praticamente inesistente, così si procede spediti a 120 allora (è il limite) con qualche sosta nelle aree di attrezzate (due panchine e un tavolo di cemento sotto un albero, quando cè) che ogni tanto si incontrano. A Mariental impariamo a conoscere i supermercati della catena Spar, che oltre ad essere molto ben forniti ofrono anche la possibilità di fermarsi allinterno per mangiare. Hanno infatti una piccola area con sedie e tavoli vicino al banco gastronomia dove si possono consumare i prodotti, anche di rosticceria, appena acquistati.
PASTI: pranzo al sacco,
30N$ al market; cena al Canyon Hotel, 200N$ in due. PERNOTTAMENTO:
Canyon Hotel, Keetmanshoop tel. +26463223361
canyon@namibnet.com, camera 880N$ con colazione. giorno IV,
ven. 15/08
KEETMANSHOOP - AUS Oggi
ci aspetta la prima grande visita del viaggio: il Fish
River Canyon, nellestremo sud del paese, a due
passi dal Sud Africa. Descritto come il Grand Canyon
dAfrica, non tradisce le attese, anche se
lorganizzazione interna non è certo paragonabile a
quella americana. Il canyon è certamente bello e
spettacolare, ma i view points accessibili a piedi sono
pochi ed i trail al suo interno sono complicati da
organizzare perché devono essere guidati e durano
diversi giorni. Nel complesso comunque bisogna andarlo a
vedere perché è veramente notevole. Non meno selvaggio
è il percorso che conduce al canyon stesso. Noi abbiamo
scelto (e lo consigliamo a tutti) di entrare dalla parte
di Hobas, la più a nord, percorrendo un tratto di B4
verso Luderitz, la C12 direzione Grunau ed infine la D601
verso Hobas entrance. Qui occorre fare molta attenzione
perché le mappe non sono affatto precise, le distanze
indicate e i lodge riportati non corrispondono alle
effettive posizioni: per evitare di scoraggiarsi e di
sbagliare, visto che si procede su una brutta sterrata
per decine di chilometri nel nulla col dubbio di aver
sbagliato strada Vorremmo
fare in tempo ad arrivare per vedere i famosi wild horses,
cavalli selvaggi del deserto che, secondo le teorie più
accreditate, sarebbero i discendenti dei cavalli
abbandonati nellultima guerra durante la ritirata.
E stato creato un punto di osservazione (una
tettoia con vista su una pozza artificiale) a circa 20 km
dopo Aus, verso ovest: dalla B4 si prende la deviazione a
destra verso Feral Horses (ben indicata) e si procede per
circa un chilometro su sterrata sabbiosa verso Garub Pan.
Come prevedibile i cavalli non sono lì ad aspettarci (se
no non sarebbero wild), così facciamo qualche foto al
bel panorama con la luce del tramonto e torniamo verso
Aus per raggiungere il Klein Aus Vista. Lungo la strada
vediamo springbook, struzzi e orici, qualche foto,
qualche esclamazione di meraviglia (sono i primi animali
del viaggio) e si arriva allhotel. Qui è opportuno
fare qualche osservazione su questo bellissimo lodge. Si
trova circa 3 km ad ovest di Aus e lingresso è ben
segnalato sulla B4 e comprende un enorme territorio su
cui sono sparpagliate le casette per i clienti. Il corpo
principale ha comunque diverse stanze e nelle PASTI: pranzo al Fish
River Canyon Campsite, 70N$ in due; cena al Klein Aus
Vista, 250N$ in due. PERNOTTAMENTO:
Klein Aus Vista, Keetmanshoop tel. +26463258116
ausvista@namibhorses.com, www.namibhorses.com,
camera 890N$ con colazione. giorno V,
sab. 16/08 AUS - SESRIEM Visto
che in camera non ci sono prese il personale del lodge
permette di caricare i propri apparecchi tecnologici alla
reception, così ne approfittiamo mentre facciamo
colazione. Per arrivare al Namib da Aus si deve
percorrere la C13 verso nord e poi le D407 e D826, per un
totale di circa 5 ore di guida, tutte su strada sterrata.
Su consiglio degli esperti decidiamo di deviare subito
sulla D707, una pista ben poco frequentata che però ci
riserva scorci di paesaggio veramente mozzafiato. La
deviazione ci costa quasi unora di viaggio, però
alla fine siamo contentissimi di averla fatta ed anzi la
consigliamo perché rimarrà una delle strade PASTI: pranzo al sacco;
cena al Sossusvlei Lodge. PERNOTTAMENTO:
Sossusvlei Lodge, Sesriem tel. +26463693223
reservations@sossusvleilodge.com, www.sossusvleilodge.com,
camera 2420N$ con colazione e cena. giorno VI,
dom. 17/08
SESRIEM - WELTEVREDE LAdventure Center del lodge offre numerose possibilità di escursioni organizzate nel deserto, dalle camminate ai giri in fuoristrada fino ai voli in pallone aerostatico; i prezzi sono comunque quasi proibitivi, così pensiamo sia sempre meglio organizzarsi da soli. Dicevamo della vicinanza allingresso del parco: se si ha intenzione di godersi i colori delle prime luci del giorno è assolutamente obbligatorio presentarsi al cancello prima dellapertura, per evitare di restare intrappolati nella lunga fila di veicoli che in pochi minuti si forma. Lalba a queste latitudini, così come il tramonto, è velocissima ed il sole sale rapidissimo in cielo facendo svanire le caratteristiche ombre lunghe sulle dune di sabbia rossa. Per questo siamo al gate prima delle 6:30 e già abbiamo una decina di macchine davanti a noi. Lingresso è in realtà un pre-ingresso, dopo il quale cè un ulteriore sbarramento con la biglietteria (80N$ per persona + 10N$ per auto); Sossusvlei è poi altri 60 km più avanti, quindi è tecnicamente quasi impossibile arrivarci in tempo per lalba. Dalla biglietteria infatti si assiste ad una vera e propria corsa tra gli automobilisti per ripartire più in fretta possibile alla volta del deserto, ma secondo noi non serve lanciarsi in questa assurda competizione, ma conviene accontentarsi delle dune che si incontrano lungo la strada, come ad esempio la celeberrima duna 45 (a 45 km dal gate) che offre comunque uno spettacolo di valore assoluto. Essere tra i primi ad entrare è comunque utile per godersi le dune in pace con poche altre vetture, altrimenti laffollamento diventa fastidioso, soprattutto con larrivo dei numerosi bus turistici.
Il Sesriem Canyon si raggiunge dopo un paio di chilometri di una brutta sterrata che si imbocca dal distributore di benzina. Non si paga alcun biglietto e consiste in un piccolo e stretto canyon roccioso percorribile a piedi senza alcun timore: il percorso completo è lungo pochi chilometri, ma noi ne percorriamo solo una parte e poi torniamo indietro. Niente di speciale a dire la verità, ma comunque interessante: può valere la pena farci un salto se si ha un po di tempo a disposizione. Non faremmo in tempo a rientrare a Sossusvlei pewr il tramonto, così ci dirigiamo verso la Weltevrede Guestfarm che si trova a circa 45 minuti da Sesriem in direzione nord. Abbiamo scelto questa location non tanto per il costo clamorosamente più basso del Sossusvlei Lodge, ma piuttosto perché ci ricordava uno dei siti principali descritti nei romanzi di Wilbur Smith. E qui la grandissima delusione: non è quel posto lì. La proprietaria (tedesca, neanche a dirlo) mi dice che molti le chiedono la stessa cosa, ma il sito descritto nei romanzi è da unaltra parte e lei non sa dove. Facciamo finta di essere comunque lì e ci godiamo la guest farm che è molto carina ed accogliente. Le stanze non sono molte, sono arredate con gusto e sono strutturate come piccoli bungalows con veranda sul tramonto e posto auto davanti alla porta. In pratica i proprietari vivono davvero lì ed offrono vitto e alloggio ai pochi ospiti, tutto di produzione propria. La cena è veramente ottima, in un contesto davvero caratteristico: consigliamo, anche a chi non ama Wilbur Smith, di fermarsi a Weltevrede dopo la visita al deserto. PASTI: pranzo al sacco;
cena a Weltevrede. PERNOTTAMENTO:
Weltevrede Guestfarm tel. +26463683073
aswarts@mweb.com.na, www.weltevredeguestfarm.com, camera
900N$ con colazione e cena. giorno VII,
lun. 18/08
WELTEVREDE - SWAKOPMUND Oggi,
contagiati dal clima sereno e tranquillo della fattoria,
ce la prendiamo un po più comoda e consumata la
colazione non partiamo prima delle 8:30. Si va verso nord
(e si sente dal continuo aumento delle temperature) e
lobiettivo di oggi è fare un salto a Walvis Bay e
concederci una passeggiata per le vie di Swakopmund.
Prendiamo la D826 che ci porterà fino alla C14 verso la
costa atlantica. La strada è come dabitudine
sterrata, ma riusciamo a tenere una buona andatura. Il
panorama non è affatto male, in particolare la zona
montagnosa del Garub Pass non lascia certo indifferenti.
Dopo circa 4 ore siamo a Walvis Bay e ci accoglie una PASTI: pranzo
allHickory Creek a Walvis Bay, 120 N$ in due; cena
al Western Saloon a Swakopmund, 150N$ in due. PERNOTTAMENTO:
Hotel Pension Rapmund, Bismarck Street 6-8, Swakopmund
tel. +26464402035 rapmund@iafrica.com.na,
www.hotelpensionrapmund.com, camera 500N$ con colazione. giorno VIII,
mar. 19/08
SWAKOPMUND - VINGERKLIP Il programma di oggi prevede la visita alla colonia di leoni marini a Cape Cross per poi arrivare al Vingerklip, nel Damaraland. Prima però cediamo al demone degli acquisti e torniamo al Sunsetcraft Souvenirs per far nostra la giraffona da un metro e mezzo che avevamo visto il giorno prima e che tutta la notte aveva visitato il nostro sonno. Il pacchetto di cartone rigido è deluxe, a prova di stiva, e lo porto come una lancia il cavaliere alla giostra. Ora abbiamo un nuovo pensiero: proteggere la giraffa a costo della vita e farla arrivare sana e salva a casa. Per il momento occuperà il sedile posteriore della macchina.
Il nome del lodge (e dellintera zona) deriva dalla presenza di una caratteristica enorme roccia che, altissima e sottile, si staglia solitaria nella pianura come un dito puntato al cielo. La piana attraversata dalla D2743 ricorda un po la monument valley americana, con le dovute proporzioni ovviamente, e il Vingerklip si trova proprio al centro di queste particolari formazioni rocciose con una spettacolare vista a 360 gradi. Il lodge è semplicemente stupendo e le camere sono in realtà casette indipendenti con terrazzo panoramico inserite in un giardino tropicale ottimamente curato e organizzato. Dalla nostra stanza si vede anche la piccola pozza artificiale del lodge che a sera si animerà parecchio (springbooks, kudu, facoceri, impala ). Non solo la struttura, ma anche la cucina del Vingerklip è di primissimo livello e alla fine siamo contentissimi di aver speso qualcosa in più per questa notte. Va comunque detto che tutte le sistemazioni che abbiamo provato sono state di ottimo livello. PASTI: pranzo al sacco;
cena al Vingerklip Lodge. PERNOTTAMENTO:
Vingerklip Lodge tel. +26467304716
vingerkl@mweb.com.na, www.vingerklip.com.na, camera 1632N$
con colazione e cena. giorno IX,
mer. 20/08
VINGERKLIP - ETOSHA Dopo tutti i chilometri percorsi
siamo un po stanchini e latmosfera rilassata
del Vingerklip ci convince a rinunciare sia al giro in
macchina a zonzo nel Damaraland che ad uno dei trail a
piedi proposti dal lodge: spendiamo ben due ore prendendo
il sole a bordo piscina, con uccellini cinguettanti
attorno e panorama dafrica davanti. Sono quasi le
11 quando lasciamo, a malincuore, il lodge. Il dispiacere
svanisce però in fretta perché stiamo andando verso
lEtosha National Park, la tappa principale di tutto
il viaggio e anche la più attesa. Servono quasi tre ore
(soste comprese) di buona strada asfaltata per arrivare
all Oltre alla ricevuta ci
consegnano un elenco di regole da rispettare, tra cui
importantissima quella che vieta di scendere dal veicolo
allinterno del parco, se non nelle apposite aree di
sosta. Percorriamo quindi la strada che collega i tre
camps, distanti circa circa 70 km luno
dallaltro, con Halali in mezzo. Siamo dentro da
pochissimo tempo, ma quando arriviamo ad Halali abbiamo
già visto springbooks, giraffe, leoni, gnu, zebre,
elefanti, orici, struzzi
non ci sembra vero e già
siamo felicissimi del poco (si fa per dire) che il parco
ci ha regalato. Andiamo alla reception per farci
assegnare la camera e subito capiamo che la gestione è
diversa rispetto a tutte le altre strutture che abbiamo
visitato. Laccoglienza è un po freddina (e
questo stupisce se paragonato agli altri che sono
tedeschi), non ci danno la mappa dicendo che dobbiamo
comprarla al giftshop e ci trattengono pure 500N$ di
cauzione per un non ben precisato motivo. Le camere
comunque sono ampie e pulite con frigorifero e posto auto
davanti alla porta. Unaltra spiacevole ed
inaspettata sorpresa ci aspetta al ristorante: il
servizio non è allaltezza del nome del parco e,
peggio, esiste un pessimo rapporto qualità/prezzo.
Paghiamo una cifra enorme rispetto ai giorni precedenti
per un buffet a dir poco scadente sia per varietà che
per qualità delle scelte. Quando siamo in vacanza per
noi il cibo ed il momento dei pasti sono momenti del
tutto secondari, ma non amiamo nemmeno ricevere
trattamenti non adeguati alla spesa ed al luogo in cui ci
troviamo. Le pozze artificiali sono fuori
dal recinto dei campi e sono costantemente illuminate per
consentire ai visitatori, assiepati su apposite
tribunette, di ammirare gli animali che di giorno e di
notte vengono ad abbeverarsi. Ad essere sinceri pensavamo
a qualcosa di meno artificiale, ma in effetti
forse non si potrebbe fare diversamente; resta che non
siamo certo rimasti affascinati da questo genere di
osservazione della wildlife che dalla tribuna, con tutta
quella gente, sembra molto meno wild. Prima di rientrare
alla camera ci fermiamo a prenotare il night game
drive (450N$ a persona), una escursione notturna in
fuoristrada di tre ore (dalle 19 alle 22) con una guida
del parco cui, prima di partire, tenevamo moltissimo.
E possibile anche prenotare escursioni guidate
diurne (allalba e al pomeriggio, costo 350N$ a
testa), ma riteniamo che di giorno sia molto meglio
muoversi autonomamente. Un saluto alla giraffa, sempre
buona buona nel suo cartone in macchina, e via a nanna:
domattina allalba affronteremo il nostro primo
safari. PASTI: pranzo al sacco;
cena ad Halali, 350N$ in due. PERNOTTAMENTO:
Halali Rest Camp, Etosha tel. +26467229400
reservations@nwr.com.na - www.nwr.com.na, camera 1300N$
con colazione. giorno X,
gio. 21/08
ETOSHA LEtosha
è vastissimo (la sola strada principale è lunga 150 km)
e bisogna accettare alcuni dati di fatto per visitarlo al
meglio: è tecnicamente impossibile vedere tutte le zone
in un giorno solo; lavvistamento degli animali è
questione di fortuna, ma esiste una ragionevole certezza
di vederne molti; spostarsi da una pozza allaltra
senza saltarne nessuna aumenta questa certezza. Volendo,
sul bancone della reception cè un diario sulle cui
pagine ogni giorno vengono segnati gli avvistamenti, ma
ci è sembrato poca cosa e frutto della pazienza di
pochissimi rispetto alla quantità di informazioni che ci
si potrebbe scrivere. E poi onestamente, Percorriamo
la strada interna che parte dal campo e corre parallela
alla principale, seguendo un tratto della Rhino drive (mai
nome fu più fuorviante
) fino alla pozza di Goas.
Poco prima di arrivare vediamo il nostro primo
grosso animale: è un leone adulto che ci
attraversa placidamente la strada
niente male come
battesimo. Goas va ricordata e visitata perchè è tra le
più ricche di animali importanti e quasi
stanziali. In particolare qui hanno preso residenza
diversi leoni (ne abbiamo visti almeno cinque) e a quasi
ogni ora del giorno e della notte si possono trovare nei
pressi dello specchio dacqua. Comprensibilmente
quando i leoni sono ben visibili non cè nessun
altro animale, ma quando stanno nel folto degli alberi si
vedono zebre struzzi e tutti i tipi di antilope che si
avvicinano per bere; la pozza è anche un buon punto di
sosta per gli elefanti: ne abbiamo visto un branco intero
con almeno quaranta individui, due volte. Larrivo
degli elefanti è sempre emozionante, ma stavolta ci
sembra di essere in un documentario: compaiono i primi
tre grossi maschi ad aprire la strada al branco, poi
arrivano le femmine con i piccoli, alcuni veramente
piccolissimi. Nel frattempo assistiamo ad un mini scontro
con i leoni che ruggiscono di rabbia, ma di fronte ai
barriti e alle cariche dei giganti devono cambiare aria.
Ogni giorno sempre la stessa scena: vince il più grosso
o il più forte, che spesso è la stessa cosa. Inutile
descrivere lemozione che si prova nel vedere simili
creature dal vivo mentre bevono, stanno al sole, si
azzuffano o si rincorrono
non pensavamo di poter
provare sensazioni così intense. E sempre
importante cercare di non disturbare gli animali, o
almeno di disturbarli il meno possibile, quindi spegnere
il motore quanto prima, evitare di parlare ad alta voce (chissà
perché però gli italiani si sentono sempre) e
ovviamente evitare di uscire dal veicolo. Proseguendo
verso est vediamo molte giraffe e ne restiamo affascinati.
Procedono sempre in gruppi e sono magnifiche nel loro
incedere elegante. Inutile dire che ci fermiamo più e
più volte ad ammirarle, fotografarle e filmarle.
Segnaliamo per numero di animali e bellezza
dellintorno la pozza di Okerfontein e quella di
Springbokfontein, entrambe a ridosso del pan. Nei pressi
di Okerfontein ci capita levento più emozionante
in assoluto: lincontro ravvicinatissimo con gli
elefanti. Stiamo procedendo piano piano guardandoci
attorno quando vediamo, lontani nel pan, quattro elefanti.
Ci fermiamo Raggiungiamo Namutoni senza altri incontri particolari, pranziamo al chiosco con le manguste sotto il tavolo e torniamo verso Halali, stavolta dalla strada principale. Gli avvistamenti sono sempre numerosi, a bordo strada, alle pozze (da segnare quella di Nuamses). Rientrati ad Halali torniamo ad avere cattive sensazioni: il chiosco non ha panini e non serve toast, ma si è trasformato in una parte del ristorante e di fatto siamo costretti a tornare a sederci al tavolo, proprio come ieri sera. Cerchiamo invano una soluzione al market, ma visto che è tardi e dobbiamo partire per il night game drive, ci facciamo nuovamente derubare al ristorante per una ancora miserrima cena. Poco prima delle 19 siamo già davanti al fuoristrada dellNWR, pronti per lescursione notturna che, nella nostra fantasia, dovrebbe riservarci incredibili sorprese. E subito chiaro che queste sorprese nella fantasia sono rimaste, perché il percorso che seguiamo non è diverso da quello che si può fare da soli di giorno, con laggravante che si procede lentissimi, visto che lauto è scoperta e fa un po freschino. Siamo con altri due italiani e quattro spagnoli, più la guida namibiana che continua a procedere puntando il faro rosso nel nulla della boscaglia. Vediamo uno springbook (uno!) e ad un certo punto dico ora ci porta a Goas e ci fa vedere i leoni ; detto e fatto: andiamo a Goas, fingiamo di fermarci sul lato sfortunato della pozza dove non cè niente e poi proviamo ad andare dallaltra parte dove, guarda caso, troviamo tre dei leoni che avevamo lasciato lì poche ore prima. Le povere bestie sono stese a dormire e sembrano non fare troppo caso a noi, ugualmente pensiamo che i fari puntati addosso in piena notte non facciano piacere a nessuno. La guida dice che sono abituati, ma questa cosa non ci piace per niente. Vediamo un grosso rinoceronte fuggire tra gli alberi, e questa è in effetti lunica emozione vera della serata. Tentiamo anche a Nuamses, ma siamo meno fortunati, così il tempo passa e torniamo indietro. Pochi a bordo si rendono conto che lescursione sta per finire perché, complice il freddo e le poche emozioni, i più dormono avvolti come mummie nei pochos messi a disposizione sui sedili. Serve dire che di notte invece dei game drive è meglio rimanere a letto? PASTI: pranzo al chiosco
di Namutoni, 72N$ in due; cena ad Halali, 350N$ in
due. PERNOTTAMENTO:
Halali Rest Camp, Etosha tel. +26467229400
reservations@nwr.com.na - www.nwr.com.na, camera 1300N$
con colazione. giorno XI,
ven. 22/08
ETOSHA Labbuffata
di animali di ieri non ci ha saziato, ma ci ha tolto quel
senso di fame che fa svegliare prima dellalba.
Così oggi usciamo col sole già alto (sono le 7 e
mezza
mica mezzogiorno) con lintenzione di
percorrere la strada che porta ad Okaukuejo. A conti
fatti la scelta di Halali come base di appoggio è stata
vincente perché la sua posizione centrale consente di
dedicare il giusto tempo alle due parti del parco senza
dover correre eccessivamente. Il limite di velocità
allinterno del PASTI: pranzo al chioco
di Okaukuejo, 60N$ in due; cena al sacco, 50N$ in due. PERNOTTAMENTO:
Halali Rest Camp, Etosha tel. +26467229400
reservations@nwr.com.na - www.nwr.com.na, camera 1300N$
con colazione. giorno XII,
sab. 23/08
ETOSHA - WINDHOEK Ora
siamo veramente sazi, così facciamo colazione con calma,
prepariamo i bagagli (la giraffa richiede sempre un
trattamento speciale) e poco prima delle 9 salutiamo
Halali. Prima di lasciare definitivamente lEtosha
però andiamo a salutare i nostri leoni a
Goas: non restiamo delusi, anzi, sono cinque divisi in
due gruppi, tutti ben visibili e super fotogenici. Prima
del gate riusciremo a rivedere praticamente tutti gli
animali. Usciamo ad Okaukuejo (ricordate il biglietto da Torniamo al Terra Africa e ritroviamo la stessa straordinaria accoglienza del primo giorno, ci sembra di essere amici di famiglia cui vengono chiesti i particolari di una vacanza Come promesso undici giorni fa ci fermiamo a cenare qui e, ancora una volta, restiamo piacevolmente sorpresi dalla qualità del servizio e dei cibi: una vera ultima cena namibiana. Non potevamo desiderare di più. PASTI: pranzo al sacco,
30N$ in due; cena al Terra Africa, 200N$ in due. PERNOTTAMENTO:
Guesthouse Terra Africa, Kenneth McArthur Street 6,
Windhoek - tel: +264 (0)61 252 100 giorno XIII e XIV, dom. 24/08 e lun. 25/08 WINDHOEK - CESENA Il volo per Johannesburg parte alle 12:50, così facciamo tutto con calma. Andiamo a riconsegnare lauto alla Advanced 4x4 (che macchina ragazzi!) e Wayne rimane senza parole di fronte ai miei ringraziamenti ed alla mia mano tesa dice che in genere la gente gli porge delle ricevute di pagamento e si lamenta per aver forato due-tre volte andando solo a 110 su sterrato. Ci accompagnano allaeroporto con la nostra stessa auto (salgono anche due francesi che in effetti hanno cambiato due gomme e non sono proprio contenti) e lì ci lasciano tutti e tre: io, Sabrina e la giraffa. Ora la principale preoccupazione va alla salvaguardia del pacco, ma possiamo fare ben poco di fronte al nastro trasportatore che se la porta via. Speriamo bene. Il volo di rientro procede bene, senza ritardi o problemi, e dopo oltre 24 ore siamo a casa, un po stanchi ma con il cuore e gli occhi pieni di immagini, sensazioni ed emozioni bellissime e indimenticabili. Che dire, il viaggio è ricchissimo e pieno di spunti interessanti; alcune cose come il sud, il deserto e naturalmente lEtosha valgono il biglietto e in generale è tutto linsieme che rende questa avventura unesperienza straordinaria. Le lunghe strade sterrate, gli orizzonti sconfinati, gli animali a pochi passi di distanza, la gentilezza e la cortesia della gente vale senza dubbio la pena visitare la Namibia, magari con un paio di giorni in più. Come già detto, non si pensi di affrontare una scampagnata perché tale non è: la guida non è sempre serena e gli imprevisti possono rovinare unintera giornata e non sono poi così rari. Il costo della vacanza non è certo basso, soprattutto se paragonato ai prezzi di altre mete sudamericane o africane o agli stessi Stati Uniti; però questa è unAfrica bella, vera, sicura e in fondo abbastanza facile da gestire ed organizzare. Quindi andate in Namibia, andateci nellinverno australe, e godetevi questangolo di mondo, questo grande paese colorato e disteso tra latlantico e il deserto, dove vi aspettano i canyon giganti e le dune arancioni, le case bavaresi, i leoni e gli elefanti. Buon viaggio a tutti. Per qualunque informazione non esitate a contattarci (alessandro_ugolini@libero.it). Alessandro e Sabrina A proposito: la giraffa è intera e felice nella sua nuova casa.
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